Nel periodo del movimento contro la guerra, la stampa fascista – sconcertata di fronte alla più ampia e diffusa mobilitazione popolare degli ultimi decenni – si è scatenata per mesi in una quotidiana caccia all'untore. Tra gli altri colpevoli, il Giornale Nuovo ha individuato i più insospettabili, i bambini. Sono loro che – come ha scritto Paolo Guzzanti – diffondono "il fascismo della pace", minacciano di prendere a botte i compagni di classe se i genitori di questi sostengono Bush, appendono fuori dalle loro scuole gli odiati vessilli della pace (e costringono i proprietari di negozi di giocattoli e di fast food a fare altrettanto), descrivono nei loro temi gli americani come un popolo di barbari, disegnano i marine come robot assetati di sangue (più colpevoli dei bambini sono le loro maestre e i loro professori, per cui Stefano Zecchi sulle pagine dello stesso quotidiano fascista sogna l'epurazione di massa – ma questa è un'altra storia).
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